sabato 21 gennaio 2012

Fasciotassisti



Dopo i gravissimi episodi di ieri a Genova e Milano, ma un po’ in tutta Italia ci sono stati gli stessi casi di violenza e squadrismo, non capisco come si possa tollerare ancora il comportamento violento ed arrogante dei tassisti. E’ vero che sono in gioco le loro vite, il loro lavoro, ma non e’ cosi’ per moltissime altre persone? A causa della riforma delle pensioni ci sono milioni di italiani che dovranno lavorare cinque anni in piu’, e non e’ bello, soprattutto per chi era quasi arrivato alla pensione. Hanno bloccato le citta’, hanno inseguito, minacciato e picchiato chi la pensava diversamente come hanno invece fatto i tassisti? Non mi risulta. Mentre mi risulta che nonostante ci sia una palese interruzione di pubblico servizio ormai da molti giorni, oltre alle violenze, e nessuna autorita’ o forza d’ordine, polizia, carabinieri, sia intervenuta. Io ricordo operai, pastori sardi, studenti e ambientalisti, tutti manganellati e caricati in massa per molto meno. Hanno pagato la licenza in media 150.000 euro, magari con il mutuo o ipotecando la casa e capisco che siano molto preoccupati, ma questo non giustifica tutta una serie di comportamenti prepotenti, fascisti e violenti che stanno attuando. Soprattutto perche’ sappiamo bene che tutti i tassisti sono degli evasori fiscali. Dichiarano in media 15.000 euro l’anno, ma sappiamo bene che questa cifra e’ solo meno della meta’ della realta’. Non rilasciano mai la ricevuta se non insisti, molti girano di giorno con la tariffa notturna, se vuoi pagare con carta di credito ti rispondono che dovevi dirlo quando hai chiamato. Se la corsa per loro e’ troppo corta, la rifiutano. Per andare a Malpensa fra andata e ritorno costa circa 200 euro, in molti casi piu’ del volo andata e ritorno che si deve prendere, e’ assurdo. E noi permettiamo che questi truffatori, questi violenti, questi fasciotassisti blocchino le nostre citta’ in nome dell’egoismo? Una piccola proposta, rimborsiamo con meccanismi a scalare chi ha acquistato a caro prezzo le licenze e ripartiamo con un nuovo servizio che sia davvero pubblico, non esoso e controllato davvero dai comuni, che non inciti all’evasione fiscale.

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