martedì 27 gennaio 2009

Jerusalem post

“Venerdì mattina il Segretario di Stato stava considerando l’ipotesi di sottoporre la questione del cessate il fuoco al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e noi non volevamo che lei votasse a favore”, ha detto Olmert. “Io ho detto ‘chiamatemi al telefono il presidente Bush’. Hanno provato a cercarlo e mi hanno riferito che era nel pieno di una conferenza a Philadelphia. Io ho detto: ‘Non mi interessa, ho bisogno di parlargli adesso’. Così lui è sceso dal podio, è uscito e ha preso la telefonata”. (dall’articolo di Yaakov Lappin “PM: Rice left embarrassed in UN vote”, Jerusalem Post, 12 gennaio 2009).


Video


Condoleeza Rice il 9 gennaio stava per votare a favore della risoluzione Onu contro Israele che lei stessa aveva aiutato ad elaborare.
All'ultimo minuto si è astenuta.
Ed ora ho capito perchè.


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6 commenti:

Anonimo ha detto...

con ciò vorresti dire che gli stati uniti d'america sono assoggettati a israele?
che anche il pastore tedesco è assoggettato ai voleri di israele?
sta a vedere che chi comanda davvero in questo mondo è israele.
non mi stupirebbe più di tanto.
in fondo la "terra" fu loro promessa migliaia di anni fa.
l'han presa alla lettera, no?

Anonimo ha detto...

ehi, avevo risposto al tuo ultimo commento in Marginalia, ma non ti ho sentito più ... ti dicevo che ero d'accordo con un approccio critico ad Israele, ma che non capivo cosa intendevi fare rispetto alla mia proposta, una proposta piccola-piccola certo, ma una maniera per fermarsi a riflettere su alcune questioni, sviscerarle e arrivare a proporre dei testi che possono aiutare "la gente" a pensare, porsi delle domande e soprattutto delle risposte non facili e scontate.
Israele ha una responsabilità enorme, gli Usa anche, ma forse la questione è un tantino più complessa e anche "noi" giochiamo la nostra parte ... fatti sentire quando puoi
un abbraccio
v.

Anonimo ha detto...

Le domande vanno bene, ma bisogna darsi delle risposte che abbiano un senso, altrimenti non vale.
Però questa fastidiosa patina di intoccabilità di Israele, quasi fosse dovuto un certo trattamento di rispetto (in virtù di quello che si diceva ieri) sta cominciando a diventare pericolosa....
Oltre che discriminatoria: un trattamento iniquo settanta anni fa, un altrettanto trattamento iniquo oggi.

Come direbbe Gore Vidal: non si ripara ad un errore con un altro errore; e tre non portano certo ad un miglioramento!

La proposta di @vincenza me la vado a rileggere, ma sono del parere che Angelo abbia ragione.
E non è un atteggiamento naif: solo che da qualche parte bisogna iniziare a vedere le cose nella giusta prospettiva!

buona giornata a tutti!

Enzo Patronelli ha detto...

@ Vincenza
io credo che bisognerebbe dare un respiro molto più ampio che citare Levi o Guccini od un film sull'Olocausto e dirci quanto siamo buoni. In maniera molto semplice ti dico che i grandi e complicati disegni della politica internazionale a volte si riducono ad una semplicissima questione: io bambino senza colpa, mi becco o no una bomba in testa? E se la bomba la tira chi pochi giorni dopo chiama a rapporto tutto il mondo per ricordare ipocritamente i propri bambini morti, io non ci sto.

Enzo Patronelli ha detto...

@ moisimplement
vorrei far notare che l'11 settembre 2001 quando fu colpita la prima torre a New York lo dissero a Bush che stava assistendo ad una recita scolastica e non si mosse. Lo chiama Olmert e lui molla tutto e sottopone la Rice e gli stessi Usa ad una grande umiliazione sbandierata dai giornali israeliani.

Il papa credo che si diverta a provocare gli ebrei. Con il ripristino della preghiera per la conversione degli ebrei per esempio.. e l'affare Lefevre adesso.

Anonimo ha detto...

@Angelo del fango
No, non ho detto/scritto questo. Non proponevo di cercare insieme dei testi che ci cullino nell'idea della nostra "bontà" ma semmai proprio il contrario(ma oddio, andrò a rileggere quanto ho scritto, qualcosa avrò sbagliato se hai capito questo!!!)...
Semplicemente mi chiedevo: che senso ha riflettere oggi (dopo l'11 settembre, dopo Gaza e dopo un mucchio di altre cose) sulla Shoah? E se ha ancora un senso (ed io credo di sì)quale? Personalmente mi interessa vedere gli usi/abusi che di questa storia sono stati fatti, e non soltanto da parte di Israele ... Penso che questo ci aiuterebbe a leggere (e quindi intervenire sulla) realtà. Non è che soltanto perché Israele si è "appropriata" strumentalmente dello sterminio nazionalsocialista che questo non ha più senso per me ...

@vocalizzorotante
La patina di intoccabilità per me Israele non l'ha mai avuta (e penso che emerga molto, ma molto chiaramente da quanto ho scrittoin questi anni sul blog, e soprattutto nelle ultime settimane). Ma Israele non è la Shoah...
La mia proposta dice ben poco, penso che sia comprensibile solo mettendola in relazione con i testi che indicavo e il post che avevo scritto lo scorso anno, se si ha tempo e voglia di leggere ...