mercoledì 7 ottobre 2009

Identita' confuse



Come gia' dimostrato fino in cassazione, il pornoduce corruppe i giudici che emisero a suo favore la sentenza sul "Lodo Mondadori".
Un atto criminoso totalmente estraneo alla politica in cui un'azienda privata corrompe un pubblico ufficiale per godere di vantaggi, enormi vantaggi.
I tre gradi di giudizio hanno dimostrato che e' vero e condannato i colpevoli. Beh, quasi tutti i colpevoli, sfugge ancora alla giustizia il vero fruitore, il solito utilizzatore finale che lotta con tutte le forze per non essere giudicato come un altro qualsiasi cittadino.
E questo, sul piano prettamente umano, facendo un grande sforzo, riesco a capirlo.
Ma che tutta la pletora di lacche', servi e cani da guardia del padrone dica che quella sentenza che incrimina la Fininvest e' un "atto eversivo" che va contro la volonta' popolare che ha eletto il pornoduce, questo sfugge alla mia comprensione.
Innanzitutto vincendo le elezioni non si diventa invulnerabile alla giustizia di Stato. E seconda cosa, la sentenza tratta di una faccenda privata fra due aziende private, che cappero c'entra la volonta' popolare in tutto cio'?
Forse, questi servi del pornoduce hanno una visione confusa della loro identita', confondono l'azienda con lo Stato, gli elettori con i dipendenti.
O forse lo sanno troppo bene.



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2 commenti:

soul ha detto...

Lo sanno...lo sanno...ma il cerchio comincia a stringersi. Lodo Alfano incostituzionale: da qui bisogna cominciare a rislaire la china della civiltà.

Enzo Patronelli ha detto...

Se solo ci fosse uno straccio di opposizione..