domenica 10 gennaio 2010

Rosarno, le bugie di maroni.



Il ministro maroni, quando non e' impegnato a sparare cazzate razziste o demagogiche, ci prende per le chiappe.
A Rosarno gli schiavi in catene si ribellano, stufi di dover fare anche da bersaglio ai rampolli delle famiglie della 'ndrangheta oltre al ruolo di schiavi sfruttati, e lui blatera di "situazioni ereditate" (da chi? da se stesso, visto che governa dal 10 anni con breve interruzione nel 2006) e di troppa permissivita'.
Ma come? Non era stato lui stesso a presediere una riunione a Reggio Calabria ed a stanziare duecentomila euro "per i primi interventi assistenziali in relazione alla situazione di forte disagio presente a Rosarno ed in altre aree della provincia per la presenza di immigrati."?
I soldi arrivati a Reggio Calabria sono stati molti di piu', un milione di euro, ma come sono stati utilizzati? Non certo per risolvere i problemi enunciati nella sopraddetta riunione, visto che fino a che non si sono ribellati gli schiavi mettendo a ferro e fuoco Rosarno, nessuno ha mosso un dito per il degrado abitativo e sociale in cui vivevano gli schiavi neri della mafia calabrese.
Ed allora possiamo pensare che maroni sia un incapace, oppure che chi doveva attuare le decisioni di quella riunione e utilizzare i fondi sia un pericoloso inetto che ha fatto scoppiare la rivoluzione pur avendo tutti gli strumenti per prevenirla.
In ultimo vorrei ricordare che la legge che da dieci anni porta questo caos infernale di espulsioni mancate e di impossibilita' di regolizzazioni anche ai migranti onesti, porta il "glorioso" nome Bossi-Fini e che e' stata fatta apposta per generare quel clima di paura che ha portato una valanga di voti alla destra alle ultime elezioni.


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1 commento:

Anonimo ha detto...

Il mio pensiero: Maroni incapace, inetto...e razzista!
Soul