domenica 24 ottobre 2010

Turistas ad Avetrana



Da La Stampa:

"I turisti arriveranno con il pullman. Alcune agenzie della Calabria, e pure di Bari e Potenza, hanno offerto un pacchetto-tutto-compreso. Viaggio andata e ritorno, pranzo in trattoria, segue visita di casa Scazzi e villa Misseri. Tappa rapida in chiesa e sosta al cimitero dove riposa la quindicenne uccisa, per depositare le rose, ovviamente bianche. Infine il momento più thriller, da brivido, in località Mosca, in fila dal pozzo maledetto e, sullo sfondo, il casolare diroccato dove crebbe il mostro con sette fratelli e i genitori."

Ormai siamo alla pura follia, dopo che domenica scorsa centinaia di famiglie si sono recate ad Avetrana da tutti i paesi vicini intasando le strade fino a tarda notte, solo per vedere la casa dell'orrore, ora ci sono addirittura i pacchetti turistici venduti per visitare i luoghi dell'orrore.
Sembra di vedere una gag esageratamente cinica dei Monty Python ed invece e' solo la squallita realta'.
Dopo la spettacolarizzazione assoluta dell'omicidio di Sarah Scazzi, con tanto di vomitevole rivelazione in diretta Tv alla madre del ritrovamento del corpo della figlia, ormai la gente ha perso il senso della misura, del pudore.
Il buon senso e' andato anche lui in gita horror, e la morbosa e veramente orribile curiosita' di vedere i luoghi dell'orrore ha pervaso centinaia, migliaia di persone che si sono trasformate in grottesche maschere icone di cosa siamo diventati grazie alla Tv e all'ossessione dell'audience e della notizia.

Sono le stesse persone che stese al sole sulle spiagge su cui approdavano i migranti disperati in fin di vita, l'unica cosa che facevano era spostare l'asciugamano e scattare e filmare col cellulare, horror vacui nell'anima e nel cervello.
Ci vorrebbe un Pasolini, un Nanni Loi che andasse fra questi sciagurati ad intervistarli e vedere se riuscirebbero ad accendere un barlume di ragione fra la melma che ormai ammanta troppi cervelli.
A tutti loro auguro una gita turistica come questa.


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2 commenti:

Profilo_di_Donna ha detto...

Si parla molto in genere, dei temi che altri hanno deciso debbano essere discussi. L'ha scritto bene Diamanti qualche giorno fa su Repubblica citando il caso di Roma della signora morta dopo essere stata colpita dal bulletto di periferia, quando il filmato è stato messo on line, su Repubblica, il dramma non si era consumato ma ne parlavano già tutti, del tassista di Milano aggredito dal branco non ne parla nessuno. Quel video dunque, è stato fatto diventare la notizia, ancora prima del drammatico epilogo. E questo accade spesso, del resto questa è l'epoca in cui tutto ciò che non passa per la tv non c'è e non esiste, ecco perché nel bel paese si cerca di eliminare dal panorama televisivo tutto quel che non è cielo azzurro, ammmòre e tette. Di aggressioni e delitti ce ne sono tutti i giorni, a volte con riscontro più drammatico e magari anche sotto le telecamere, ma non tutte arrivano alla ribalta della discussione generale mediatica. Giusto per fare un esempio, di Lea Garofalo non se ne discute. Eppure una donna è stata sciolta nell'acido. Nella provincia lombarda, non nel profondo sud. Quindi noi discutiamo, in genere di qualcosa che qualcun altro spinge nella discussione. E' pura e semplice manipolazione quella con cui si orienta l'attenzione delle masse verso un fatto piuttosto che un altro. Le tragedie come quella di Sarah ( con tutto il suo seguito di orrori ) in questo paese servono come il pane, altrimenti c'è il serio pericolo che ci si debba occupare dei fatti che ci riguardano davvero.

Enzo Patronelli ha detto...

A proposito di spostare l'attenzione, ho notato negli ultimi giorni che nei telegiornali delle reti del pornoduce ormai abbondano i servizi sul vuoto assoluto, quasi 6 minuti per la prevenzione della vista, e assurdi servizi da tg di provincia. Pero' sono meglio del solito.. ;-)