lunedì 13 aprile 2009

Capitani di sventura, non hanno piu' l'esclusiva.


Negli anni '80 nacque il mito dei supermanager, quelli che avevano sempre l'esclusiva, che non avevano tempo da perdere, che prendevano una decisione importante ogni 3 minuti netti. La pubblicità li elesse a miti, le campagne con manager bellissimi e sorridenti, la famosa "Milano da Bere", che festeggiavano l'ennesimo successo hanno imperversato per piu' di venti anni. E via con supermanager che compravano le auto migliori, le case più belle, lo smacchiatore piu' efficente, l'assorbente intimo in grado di farvi vincere l'ennesima esclusiva. Tutti volevano diventare supermegamanager d'attacco, nessuno piu' voleva fare lo sfigatissimo operaio o l'artigiano. Al massimo ci si accontentava di fargli da schiavi come impiegati semplici, respirando l'odore del successo da vicino. Poi c'erano i manager di borsa, i broker, quelli che come per magia moltiplicavano i guadagni senza produrre nulla, ne un tondino, ne un bullone, nulla. Sembrava quasi che avessero trovato la pietra filosofale, creavano i soldi dai soldi, senza bisogno di fabbriche, operai, mercati, distribuzione, nulla. Poi comincirono ad esagerare, ad inventare modi sempre piu' “creativi” e sempre meno leciti ed arrivarono i primi scandali: Enron negli States, Cirio e Parmalat da noi per esempio e "Milano da bere" divenne "Milano da pere". Ma i campanelli d'allarme squillarono a vuoto fino alla gravissima crisi odierna in cui banche, assicurazioni e finanziarie intrecciate fra loro si sostengono a vicenda come un castello di carte pronto a cadere al primo spiffero di vento (Le banche concedono mutui e prestiti che non vengono rimborsati, li assicurano, ma le assicurazioni non pagano perche' hanno finito i soldi ed il castello dell'economia virtuale crolla.) Adesso i supermanager vengono insultati, invitati al suicidio, sequestrati ed addirittura uccisi sia pure in un film . E' ora di ricominciare a dare il giusto valore alle cose, al lavoro inteso come fatica, e non come atto di furberia piratesca che permette di diventare ricchi in un lampo.

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