lunedì 14 settembre 2009

Il pornoduce, il killer ed il maggiordomo.


La Federazione Nazionale della Stampa dice che Vittorio Feltri per dirigere "Il giornale" beneficia di uno stipendio altissimo, assolutamente sproporzionato al valore di mediocre giornalista servo del potere qual e', e rispetto anche alla tiratura modesta e l'importanza relativa che ha il quotidiano del pornoduce.

Ma io ho capito perche' prenderebbe simili cifre apparentemente illogiche.

Dopo il killeraggio del ex direttore dell'"Avvenire" Boffo, ecco che oggi sulla stessa falsa riga lancia un avviso in puro stile mafioso a Fini, ci sarebbero "dei dossier del 2000 che interesserebbero alcuni politici di An in merito a degli scandali sexy" scrive oggi Feltri in un editoriale.

Ed allora ho capito che il suo non e' uno stipendio da giornalista, ma e' il prezzo che e' d'uso pagare a chi prende la dignita', l'etica del giornalismo e la butta nel gabinetto per dedicarsi a cercare di distruggere i nemici del proprio padrone a comando. E con la sua faccia triste da becchino che si veste da finto gentleman inglese, ci riesce benissimo.

C'e' poi chi come Vespa, si "limita" a fare l'untuoso maggiordomo in una serata che vedra' gli aquilani costretti a far da comparse in un reality stucchevolmente propagandistico, giustificando la grave censura a Ballaro' dicendo "e' il riconoscimento per il lavoro svolto da Porta a Porta". Un lavoro che porta ad avere la lingua marrone.

Non solo viene usata la Tv pubblica per pura propaganda, mentre la situazione all'Aquila e' ben diversa dal falso reality che passera' domani sera (leggete Miskappa), ma addirittura non si deve disturbare la serata neanche con un programma che potrebbe far lontanamente ombra e far perdere qualche spettatore (o addirittura la battaglia degli ascolti) alla grande promozione dello sponsor, il pornoduce.

E questi sarebbero "giornalisti". Mi viene da vomitare.


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3 commenti:

la signora in rosso ha detto...

lo show continua... l'informazione è al suo servizio per infinocchiare gli italiani che, ciechi, preferiscono miss Italia, le falsità sulla ricostruzione de L'Aquila e la megalomania alla cruda realtà: "Siamo un popolo alla frutta!"

sassicaia molotov ha detto...

@la signora in rosso: "siamo un popolo alla frutta".

Ma come, già ai tempi di Andreotti eravamo al caffè......

soul ha detto...

Vomito. Anche senza guardarli. Stasera cercherò in tutti i modi di dimenticare che sulla TV "pubblica" passa questo orrendo spot di un pornobugiardo.