lunedì 8 febbraio 2010

La Fiat e' nostra


Che sia rimasta solo la chiesa a difendere gli operai, sia pur solo con generici appelli poco costruttivi, e' ridicolo.
La Fiat mette in cassa integrazione tutti, e sottolineo TUTTI, gli operai dopo essersi appena spartiti un bottino di 287 milioni di euro fra soci e non c'e' nessuno che fiati.
E luca cordero ha anche l'impudenza di negare di aver mai ricevuto aiuti dallo stato. E gli incentivi? Non sono soldi nostri, dello stato che regaliamo per far vendere le auto?
Caro luca cordero di monteprezzemolo, la Fiat gli italiani l'hanno gia' pagata almeno quattro volte con tutti i soldi che lo stato, cioe' tutti noi, ha speso finora.
Senza contare l'Alfa Romeo avuta gratis dopo aver minacciato di licenziare tutti se dovevano pagarla.
In Italia ci sono moltissime aziende in crisi che stanno chiudendo od hanno gia' chiuso, alla faccia delle dichiarazioni ottimistiche del pornoduce.
Chi viene assunto, ha un contratto ridicolo da schiavo, da precario senza ferie, malattia, tredicesima e che le aziende possono interrompere in ogni istante.
E invece di interventi del governo urgenti per salvaguardare il lavoro e darne uno vero ai giovani, ci tocca sentire il miniministro brunetta che dice che la colpa e' dei loro padri che sono troppo protetti dall'articolo 18.
Cosa facciamo brunetta, licenziamo i padri per assumere i figli? O diamo a tutti i contratti da precari con gliammortizzatori sociali ridicoli che abbiamo in Italia?
Prima c'era piu' solidarieta' sociale affianco agli operai in lotta scendevano gli studenti, gli impiegati, i lavoratori di altre societa'.
Oggi basta aderire ad un gruppo su Facebook e ci sentiamo con l'anima in
pace.
Ci stanno togliendo tutto, anche la voglia e la capacita' di lottare per i diritti fondamentali.

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