giovedì 6 maggio 2010

Leggi e maneggi



Il meccanismo e' semplicissimo, e ci guadagnano tutti.
La protezione civile interviene con i superpoteri che evitano ogni controllo per l'assegnazione dei lavori, si tratti della sagra del peperone sottolio in Calabria oppure il terremoto in Abruzzo non cambia nulla, ed assegna i lavori ai soliti noti, le solite societa' di costruzioni che si aggiudicano lavori lucrosi e contemporeamente fanno da "tuttofare" per i potenti.
Fanno tutto, proprio tutto.
Dai massaggi discreti in centri sportivi blindati per l'occasione, alle ristrutturazioni delle case di ministri e affini, partecipazione all'acquisto della casa, svuotamento di bagni intasati, pagamento di servitu' a disposizione, auto, autisti, viaggi pagati etc. etc.
Naturalmente ci sono anche i soliti tradizionalisti che preferiscono i soldi in contanti.
Le inchieste in questi giorni stanno volando a toccare altri ministri e cortigiani, ma e' una corsa contro il tempo.
La legge che mette il bavaglio alla stampa e' in dirittura d'arrivo, ed altri Lodi si stanno profilando per i ministri, per i cortigiani, per tutta la cricca.
Arrivera' prima il bavaglio oppure le inchieste?
Le inchieste, senza il sostegno dell'opinione pubblica informata dalla stampa, sono un'arma spuntata, viste le lungaggini ed i tre gradi di giudizio.
Con la legge in arrivo la stampa non avrebbe potuto scrivere nulla su Scajola, e lui sarebbe ancora ministro.
Mancano pochi passi verso il baratro dell'assolutismo cercato dal pornoduce, pochissimi, e poi non avra' piu' ostacoli.
Intanto gli italiani pensano a salvare quel poco che gli resta dalla crisi ed ai mondiali di calcio in arrivo.


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