lunedì 22 dicembre 2008

Note provinciali di Natale.



C'è una regola non scritta, che apprendi per osmosi dai vicini, quando abiti in centro a Milano: non mostrare mai nessun moto di provinciale entusiasmo qualsiasi cosa avvenga nel centro di Milano. Anzi, bisogna ostentare compassione divertita verso i "provincialotti" che arrivano pieni di brio e meraviglia.

E Natale sarebbe il periodo adatto per far sfoggio di questa regola, in mezzo a migliaia di persone che si riversano da ogni dove a Milano richiamati dal luccichio della metropoli. Ma e' una regola che fingo solo di accettare prima di infilarmi come ogni anno la domenica prima di Natale, nel fiume caotico di gente che invade il centro di Milano accompagnato dai cuccioli. E guardo sempre meravigliato come fosse la prima volta, spuntare le mille guglie del Duomo arrivando in piazza.

Quest'anno in piazza Duomo ci sono anche i Beatles che attraversano Abbey Road come nella famosa copertina. Una sosta sotto l'albero di Natale altissimo col naso all'insu' giusto per vedere un palloncino a forma di Babbo Natale sfuggito alla mano di un bimbo che sale altissimo sulla piazza come gli strilli del bambino a cui e' sfuggito.

Verso S.Babila incontriamo una lavatrice, un frigo a due ante ed una Tv lcd di 50" che ci vengono incontro lentamente, distribuendo volantini. Riesco a stento a convincere il cucciolo piu' piccolo che nel frigo non ci sono budini che vengo investito da una valanga di flash di turisti giapponesi che m'immortala mentre stacco il cucciolo Piraña dalla maniglia del frigo semovente.

Fermata d'obbligo alla Mondadori dove ascoltiamo dalle cuffie tutte le novita' mentre un signore di circa 65 anni affianco a noi si spara in cuffia i Linkin Park annuendo con la testa. Facciamo man bassa di riviste, libri e giornali ed usciamo.

I cuccioli mi deportano da McDonalds ed io per rappresaglia li deporto ad una mostra sui popoli antichi e l'astronomia al Castello dove all'uscita decine di figuri vestiti da cuochi imperversano regalando pacchi di cous cous con su scritto "Caviale" a cura dell'American Express. E mi viene in mente che e' quello che effettivamente fanno i consulenti finanziari quando ti appioppano le azioni "privilegiate", ti descrivono per caviale la semplice semola di grano.



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8 commenti:

soul ha detto...

Da milanese un po' spocchiosa, mi metto nel gruppo che guarda con compassionevole compatimento la meraviglia altrui (quando non si rivolge all'ultimo telefonino touch screen...). Da nostalgica sentimentale, seppur sepolta sotto strati di meneghinissimo understatement, vorrei poter tornare in centro e respirare ancora una volta l'aria del natale di quand'ero bambina, che mi faceva stare in attesa da metà novembre, che mi svegliava con la gioia di aprire la finestrella del calendario dell'avvento, che sembrava non finire mai...e che mi faceva addormentare, la sera del 24, con un caleidoscopio di immaginazione su come avrebbe fatto Gesù Bambino a portarmi proprio quello che desideravo, come avrebbe evitato di far scricchiolare le finestre o di far entrare il vento gelido della notte...come vorrei...

Anonimo ha detto...

Ti auguro buon natale e felici feste. Ciao!

Anonimo ha detto...

...che bello aggirarsi per queste stanze...stavolta abitate.
ritrovare il tuo sorriso allegro a zonzo per milano e scoprirti col naso per aria come un ragazzino che ammiri l'albero e fai ciao ciao ad un palloncino...
io da buona provinciale annuso l'aria brinata di prima mattina ed esco di casa col cestino per raccogliere muschio; sai, ancora mi piace usare quello vero, odio la vellutina sintetica...stanotte è piovuto ed il presepe sarà ancora più bello, come quello di quarant'anni fa, avrà la stessa magica poesia.
angela-sugar

Enzo Patronelli ha detto...

@ soul
come avrebbe fatto gesu' bambino a portarti i doni? Ho una notizia per te, da anni fa un contratto da precario per una sola notte ad un ciccione con la barba bianca e vestito rosso.. ;-)

Enzo Patronelli ha detto...

@ memorie
ciao memorie, giorni di serena allegria anche per te.

Enzo Patronelli ha detto...

@ sugar
che meraviglia che dev'essere quel muschio.. ben ritrovata.. ;-)

soul ha detto...

@ angelo del natale ;-)
Fino a 6 anni ho creduto che il precario lo facesse il bambin gesù, viste le umili origini e il richiamo alla povertà. Poi ho conosciuto la sua Chiesa...e ora non faccio fatica a credere allo sfruttamento co.co.pro. oltretutto di un anziano obeso schizofrenico che si crede babbo natale! ;-)

Enzo Patronelli ha detto...

@ soul
Hanno fatto marketing sulla povera mangiatoia e poi si son fatti una mangiatoia di oro puro, sempre in nome della poverta' e dell'umilta'.