venerdì 2 gennaio 2009

Giovanni dei tasti neri.


Giovanni Allevi ha diretto il concerto di Natale al Senato, e dopo quell'evento e' stato oggetto di critiche durissime che gli son piovute addosso da ogni parte.
Non ho particolare simpatia per Allevi, anche se un paio di suoi pezzi li trovo passabili, nulla di straordinario ma potabili. Ma il livore, l'odio viscerale e la grande avversione che scaturiscono dai suoi critici piu' feroci mi sembrano esagerati. Certo il ragazzo pecca un po' di presunzione, ha piu' volte dichiarato che lui cambiera' la musica classica e forse lo fara' davvero, ma dichiararlo cosi' a priori e' antipatico e lo rende sensibile agli strali delle critiche come un parafulmine, senza contare che intorno a lui si muove un marketing esasperato. Certo e' che Allevi e' qualcosa di nuovo nel panorama musicale, non so se bello o brutto ma comunque nuovo.
E' tutto quello che e' nuovo, sconvolge gli equilibri pre esistenti, da fastidio a chi vive di rendita, sconvolge le regole. E da quando esiste l'uomo, chi cerca strade nuove e' sempre oggetto di critiche se non vero e proprio odio. Forse il primo uomo che si taglio' la barba scateno' le stesse reazioni fra i suoi simili. La prima bici che circolo' sulle strade fu accolta da molti come un mostro su ruote, pericoloso e scomodo. Oppure penso a mio padre che crede che la musica leggera italiana sia morta con Claudio Villa. Allevi e' il prodotto di questi tempi, piaccia o no e' solo il frutto dell'evoluzione del gusto musicale.

E' il mondo di oggi, appiattisce tutto verso il basso.

Se la maggioranza dei ragazzi guarda i reality scio', volete che proprio la musica da sempre cambiata da ogni generazione, sia immune dalla massificazione mediocre?

E poi io me ne frego delle etichette, se un pezzo mi piace l'ascolto senza badare troppo alla classificazione per genere, autore e fighettaggine.


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6 commenti:

Anonimo ha detto...

Gli è stato detto che "le sue composizioni sono un collage"; Liszt prendeva le musiche degli altri e si divertiva ad infilarci dentro una serie di virtuosismi pianistici che solo Lui poteva eseguire. Lo criticavano aspramente ma oggi Liszt è Liszt.
Gli è stato detto che "oggi non sarebbe ammesso nemmeno in Conservatorio"; Verdi, all'esame di ammissione in Conservatorio, non fu preso. Oggi Verdi è Verdi.
Gli è stato detto che "la sua musica è risibile"; della musica di Wagner dicevano che addirittura fosse pericolosa. Oggi Wagner è Wagner.
Se poi, "il tipo dei tasti neri" è presuntuoso, ma che ben venga; Cristo andava in giro dicendo che era figlio di dio e ancora oggi, dopo duemila anni, ci dicono che è figlio dello spirito santo.
La creatività è un parto che porta alla luce delle creature; esse possono piacere o non piacere ma mai si dovrebbe dire che esse non meritano di esistere o che esse "offendono la musica".
Al Senato, meglio Allevi che il "Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana""Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana".
A chi la musica la crea e non solo la interpreta dei titoli non ce ne importa una minchia:-)

Enzo Patronelli ha detto...

@ anonimo
Non ho la tua cultura musicale, ma ogni tua frase rafforza la mia opinione.. minchias musicalis.. ;-)

Anonimo ha detto...

siamo ad un bivio: o il ciarpame musico-televisivo-cinematografico-letterario di cui sono piene classifiche e botteghini, o il resto. Perché non salta fuori qualcuno di autorevole a dire che i vari dalessio-povia-tatangelo & c.stanno alle musica come calderoli al genere umano (cioè non hanno nulla a che vedere)? O qualcuno che dica i vari Moccia e compagnia bella sono un'offesa alla letteratura? O che i vari desica-fichidindia e compagnia bella sono ripugnanti alla vista? O che di reality-defilippe e simili addormentano quel poco di neurone che è rimasto in molti? Io preferisco il resto. Con i suoi difetti. Anche se non mi piace
Lub

Enzo Patronelli ha detto...

@ lube
Non salta fuori nessuno perche' i vari moccia,giggidalessio, tatangela, desica e boldi sono merce da tv, il carburante della tv e la tv puo' tutto, domina su tutto e vale piu' di tutto. Allevi finora ha avuto il buongusto di starle lontano.. finora..

Anonimo ha detto...

Sinceramente sono proprio curiosa di leggere un libro di Moccia, penso che lo farò appena finisco il libro sulla vita di Leonardo da Vinci (come si dice...dalle stelle alle stalle) così poi faccio un bel post di critica sul mio blog...non sarò importante ma sicuramente mi sentirò meglio...Ciao

Enzo Patronelli ha detto...

@ memoriedalsottosuolo
Risparmiati Moccia. Fai cosi': pensa a quando avevi 13-14 anni, aggiungi un buon 30% in piu' di qualunquismo, un 50% in meno di impegno sociale, togli ancora il 50% di intelligenza e ci sei ;-)