martedì 21 luglio 2009

Quando andra' al potere la generazione che ha fatto il '68, allora si che cambiera' il mondo


Ricordo che a meta' degli anni '80, mentre Eugenio Scalfari si sperticava in lodi per craxi, discutevamo animatamente sui futuri governanti. C'erano molte opinioni diverse, ma una invece ci metteva d'accordo quasi tutti: "Quando andra' al potere la generazione che ha fatto il '68, allora si che cambiera' il mondo!" "Loro "sanno". Sanno cosa c'e' di sbagliato e cosa vogliamo cambiare, l'hanno gridato in piazza per tanti anni."
Invece aveva ragione Raffaella B., quella generazione governa da un po', ed il mondo cambia in peggio ad una velocita' impressionante. Allora si poteva contare perlomeno su alcuni valori "conservatori" come l'onesta', la lealta'. Non erano parole vuote per molta piu' gente che adesso. L'unico risultato che pare abbia conseguito quell'onda lunga durata quasi vent'anni, e' l'affossamento dei valori "borghesi" negli stessi borghesi e di quelli etici nella sinistra (basta vedere cosa combina il Pd in Campania fra bassolino e tesseramenti fantasma). Abbiamo quindi il fenomeno papi che riesce a sdoganare qualsiasi peccato, dal falso al furto, dal ricatto alla corruzione arrivando anche a sfiorare il tabu' piu' alto di tutti, sesso con una minorenne, senza che questo generi nella maggioranza di noi nulla di piu' che un sorrisetto, molte volte compiaciuto.
E nascono divieti assurdi, come quello di far bere alcolici ai minori a Milano, accrescendo "la mistica della sbronza, come grande atto trasgressivo-ribellistico".
Oppure basta guardare quel che accade in Spagna, dove pare che la "fiesta" sia finita e si torni indietro a tempi in cui era proibito anche bestemmiare.
O la grande voglia di proibire per legge l'aborto che sale sempre di piu'.

Di una sola conquista di quegli anni appaiono felici i nostri governanti grandi e piccoli, il divorzio.
Pero' almeno risparmiateci i "family day".


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8 commenti:

socialista eretico ha detto...

universitari contestatori 68-77 ? bleah . braccia rubate all'agricoltura

Enzo Patronelli ha detto...

Col senno di poi, che vale ben poco, si puo' dire che il '68 fu solo una gigantesca e riuscita operazione di marketing. Che pero' non ha venduto. Come quelli spot che vedi in tv e dici "bellissimo! ma cosa reclamizzava?"

Anonimo ha detto...

ah! te la ricordi la canzone di venditti compagni di scuola..? e si vede di no, altrimenti sapresti che sono entrati tutti in banca! ma che ci vuoi fare, io mi sono diplomata nell'82, e del 68 non erano rimasti che gli echi sbiascicati, si ascoltava bob marley(?), e ci si sballava con grossi tocchi di nero, ma era già moda... valle giulia non era che un grosso buco nero della memoria, ultimo confine di pacifismo...poi tu la storia la conosci meglio di me, e la storia ci parla, racconta e dice sempre il vero. Noi andavamo in giro in eskimo, leggevamo pasolini e krystyna f., ma in realtà non eravamo altro che i figli di qualcosa bell’e morto già da tempo , e tra rossi e neri i morti ammazzati non fanno differenza, le bombe non fanno differenze, chi c’è c’è ed è peggio per lui…
i valori li abbiamo divorati tutti tra la metà degli 80 in poi; oggi si campa per esibizione, ed i canoni di rispettabilità e decoro non sono che uno straccio liso sbandierato da pochi, pochissimi onesti.

da una scema che ormai crede in poco, ma che certo non incontrerai mai in un locale di "tendenza".

soul ha detto...

Nel 68 non ero ancora nata e negli anni 70 ero alle elementari. Sono un figlia degli anni '80, degli anni che si sono mangiati i valori, e dei '90 quando sono cadute tutte le illusioni, mattone dopo mattone. Ora ho l'età o per per essere o per votare o per partecipare alla cosiddetta "classe dirigente" e mi sembra che siano rimaste solo patetiche briciole. Ogni generazione è vittima della propria illusione adolescenziale? O i tempi sono particolarmente grami?

Annamaria ha detto...

Come darti torto? Ma due cose devo dirle: eravamo una minoranza, e quelli coerenti una minoranza nella minoranza.
E ci sono state conquiste importanti. Il problema è che molti hanno creduto che da certi progressi non si sarebbe più potuto tornare indietro. Grande errore. Mai abbassare la guardia.

Enzo Patronelli ha detto...

@ anonimo
La ricordo bene, la canzone.. il titolo del post e' una provocazione. E' palese che e' andata in tutt'altro modo.. Comunque aver vissuto la gioventu' nei primi anni'80 quando ancora c'era un eco di quegli ideali, mi fa capire quanto poco abbiano i ragazzi oggi. Toglili il grandefardello e l'inter e resta ben poco.

Enzo Patronelli ha detto...

@ soul
direi la seconda che hai detto.. ;-) i tempi sono veramente neri, in ogni senso.

Enzo Patronelli ha detto...

@ annamaria
hai detto una cosa giustissima. E l'attacco all'aborto ne e' un esempio evidente. Mai dare per scontate le conquiste. Bisogna rimanere svegli per mantenerle. Mentre col precariato hanno tolto ai lavoratori conquiste costate sangue e decenni di lotta.