venerdì 21 agosto 2009

Lo stesso mare

Il vento e' una carezza leggera sulla vela, mentre la barca scivola lenta sul mare piatto. Restiamo in silenzio a godere di questo momento di quiete assoluta, nessuno parla per non interrompere il Nirvana.
Chiudo gli occhi e ripenso alla notizia dei 73 migranti morti in questo stesso mare che per noi e' fonte di edonistico godimento e per loro e' stato l'inferno. Fino a quando continueremo a fingere di non vedere e non capire quella immensa tragedia che si consuma ogni giorno nelle acque? Il fondo del Mediterraneo e' lastricato delle tombe dei migranti. Mi raccolgo in una laica preghiera silenziosa mentre il vento continua a soffiare dolcemente sul viso e la pace del mare ci accompagna.



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